L’AROMA DEL TARTUFO
Probabilmente tutti abbiamo avuto occasione di assaggiare un prodotto insaporito al tartufo, come ad esempio un olio aromatico, una salsa o un formaggio. Proprio in questo settore si concentrano molte delle truffe che riguardano i tartufi: rimarrete probabilmente stupiti nell’apprendere che, nei prodotti che avete consumato, probabilmente di tartufo non c’era nemmeno l’ombra: si tratta di un additivo chimico detto bismetiltiometano.
Nei supermercati e nei ristoranti è facile imbattersi in bottiglie di “Olio al tartufo”, un prodotto profumato ed aromatico utilizzato per condire una grande varietà di piatti. Forse solo pochi consumatori sono però al corrente del fatto che di tartufo, in questi oli, non v’è la minima traccia. Ad essere responsabile di odori e sapori è un particolare composto chimico, dal nome quasi impronunciabile: il bismetiltiometano. Si tratta di una sostanza naturalmente presente nei tartufi, che però nel caso degli additivi alimentari viene sintetizzata in laboratorio a partire dal petrolio ed è per questo motivo ritenuta cancerogena. Il bismetiltiometano viene utilizzato in un’ampia gamma di prodotti aromatizzati al tartufo, come ad esempio piatti pronti, sughi, salumi, formaggi e salsine, senza dimenticare i tartufi di pessima qualità che hanno bisogno di essere insaporiti.
SOLO IL SAPORE DI TARTUFO
Per capire cosa si sta per acquistare, è sempre bene leggere con attenzione l’elenco degli ingredienti riportati sull’etichetta del prodotto tartufato (o sedicente tale). La semplice dicitura “aroma di tartufo”
basterà a far drizzare le antenne del consumatore attento, e che sarà quindi
al corrente della truffa cui potrebbe andare incontro. Qualora la lista degli ingredienti risultasse ambigua, allora a farci insospettire dovrebbe essere il prezzo. Per un olio o per una preparazione alimentare che viene descritta come contenente tartufo, se davvero di tartufo si tratta, bisogna mettere in conto una spesa medio-alta. Quando invece si vedono prodotti dai prezzi stracciati, “troppo belli per essere veri”, allora il sospetto di un inganno è più che ragionevole.
SCOPRIRE L’AROMA
Cosa fare, invece, quando siamo al ristorante e ci viene presentato un piatto nel quale compaiono scaglie di tartufo, e vogliamo capire se si tratta di quello “vero”? Semplicemente, basta assaggiare il cibo sul quale le fettine di fungo sono adagiate: se non si avverte alcun sapore o profumo, verosimilmente si tratta di tartufo “vero”, che non aromatizza il riso o gli altri ingredienti. Al contrario, se al momento dell’assaggio si avvertono profumi e sapori intensi, attenzione perché è possibile che questi siano dovuti al bismetiltiometano.
Fonte: consigliaricette