L’AROMA DEL TARTUFO

07.10.2015 18:27

Probabilmente tutti abbiamo avuto occasione di assaggiare un prodotto insaporito al tartufo, come ad esempio un olio aromatico, una salsa o un formaggio. Proprio in questo settore si concentrano molte delle truffe che riguardano i tartufi: rimarrete probabilmente stupiti nell’apprendere che, nei prodotti che avete consumato, probabilmente di tartufo non c’era nemmeno l’ombra: si tratta di un additivo chimico detto bismetiltiometano.

Nei supermercati e nei ristoranti è facile imbattersi in bottiglie di “Olio al tartufo”, un prodotto profumato ed aromatico utilizzato per condire una grande varietà di piatti. Forse solo pochi consumatori sono però al aroma-artificiale-tartufocorrente del fatto che di tartufo, in questi oli, non v’è la minima traccia. Ad essere responsabile di odori e sapori è un particolare composto chimico, dal nome quasi impronunciabile: il bismetiltiometano. Si tratta di una sostanza naturalmente presente nei tartufi, che però nel caso degli additivi alimentari viene sintetizzata in laboratorio a partire dal petrolio ed è per questo motivo ritenuta cancerogena. Il bismetiltiometano viene utilizzato in un’ampia gamma di prodotti aromatizzati al tartufo, come ad esempio piatti pronti, sughi, salumi, formaggi e salsine, senza dimenticare i tartufi di pessima qualità che hanno bisogno di essere insaporiti.

SOLO IL SAPORE DI TARTUFO

Per capire cosa si sta per acquistare, è sempre bene leggere con attenzione l’elenco degli ingredienti riportati sull’etichetta del prodotto tartufato (o sedicente tale). La semplice dicitura “aroma di tartufo”
basterà a far drizzare le antenne del consumatore attento, e che sarà quindi
al corrente della truffa cui potrebbe andare incontro. Qualora la lista degli ingredienti risultasse ambigua, allora a farci insospettire dovrebbe essere il prezzo. Per un olio o per una preparazione alimentare che viene descritta come contenente tartufo, se davvero di tartufo si tratta, bisogna mettere in conto una spesa medio-alta. Quando invece si vedono prodotti dai prezzi stracciati, “troppo belli per essere veri”, allora il sospetto di un inganno è più che ragionevole.

SCOPRIRE L’AROMA

Electronic-NoseCosa fare, invece, quando siamo al ristorante e ci viene presentato un piatto nel quale compaiono scaglie di tartufo, e vogliamo capire se si tratta di quello “vero”? Semplicemente, basta assaggiare il cibo sul quale le fettine di fungo sono adagiate: se non si avverte alcun sapore o profumo, verosimilmente si tratta di tartufo “vero”, che non aromatizza il riso o gli altri ingredienti. Al contrario, se al momento dell’assaggio si avvertono profumi e sapori intensi, attenzione perché è possibile che questi siano dovuti al bismetiltiometano.

Fonte: consigliaricette