TARTUFO BIANCO (Tuber magnatum Pico)
✘ Caratteristiche del carpoforo
Dimensioni: dalla grandezza di un pisello a quella di una grossa arancia, a volte anche di dimensioni maggiori (in qualche caso anche oltre 1 kg.);
Peridio: è liscio, di colore variabile dal giallo al grigio a volte con sfumature bruno-ruggine;
Gleba: la colorazione varia dal grigio chiaro fino al nocciola ed è solcata da venature più chiare e sottili;
Odore: forte, gradevole, ricorda il metano o il formaggio fermentato ed è dovuto ad un composto (bismetiltiometano) prodotto anche artificialmente per aromatizzare alimenti al tartufo; il profumo viene alterato dalla cottura per cui viene consumato preferibilmente crudo;
Periodo di maturazione: il periodo ottimale si colloca da ottobre fino a dicembre e si evidenzia dal profumo intenso e dalla colorazione più scura della gleba;
✘ Diffusione
Rappresenta la specie più quotata e ricercata ed è un tartufo prettamente italiano. In Abruzzo trova particolare diffusione in provincia di Chieti (media e alta Val di Sangro e aree interne del vastese), zone di produzione sono presenti anche nelle province di L’Aquila (Valle Roveto), Teramo e Pescara
✘ Piante Simbionti
In terreni umidi si ritrova sotto pioppo (Populus sp., in particolare pioppo bianco) e salice (Salix sp.), in associazione al tiglio (Tilia sp.) in pianura, nei terreni di collina micorriza spesso con roverella (Quercus pubescens) e leccio (Quercus ilex); altri simbionti sono il nocciolo (Corylus avellana), il carpino nero
(Carpinus carpinifolia), la farnia (Quercus robur ) e il cerro (Quercus cerris).
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